Vi raccontiamo la storia di una celebrità
Grandi sogni, piccole parti
Aveva disfatto tutti i bagagli, ma c'erano fogli sparsi dappertutto.
"So che è qui da qualche parte", disse Venessa.
Continuò a frugare nell'ultima scatola. Che fine aveva fatto? Proprio in quel momento, Venessa si accorse di una piccola scatola nell'angolo della sua camera da letto. Doveva esserle sfuggita. Appena strappato il nastro da imballaggio, notò l'elenco in cima a una pila dei suoi libri preferiti.
Era da una vita che Venessa sognava di andare a Del Sol Valley ed era pronta ad affrontare la sfida di diventare un'attrice di fama mondiale. Ma c'erano alcuni ostacoli che avrebbe dovuto superare per tagliare il traguardo e, per non perderli di vista, li aveva elencati per iscritto.
Si era anzitutto prefissata di studiare con impegno, qualcosa che aveva già iniziato a fare. Sapeva che se avesse voluto avvantaggiarsi sulla concorrenza, avrebbe dovuto dare prova delle proprie abilità nella recitazione. Aveva quindi preso in mano il suo libro preferito di opere teatrali e aveva subito iniziato a esercitarsi. E a esercitarsi. E a esercitarsi. Il libro l'aveva aiutata a conservare l'entusiasmo per il proprio futuro, ma non quanto il giorno in cui Tasha la chiamò. Venessa riusciva ancora a ricordare la conversazione:
"Pronto?", aveva risposto Venessa.
"Venessa? Sono Tasha!"
Venessa era stata davvero contenta di sentire una voce amica. Si era trasferita per conto proprio, senza conoscere praticamente nessuno, e Tasha – amica di Luke, compagno di liceo di Venessa – si era fatta sentire al momento giusto.
Erano subito andate d'accordo, si frequentavano e avevano iniziato a provare insieme le scene di Venessa. L'idea di esibirsi in pubblico per le mance era stata addirittura di Tasha.
"Non sono sicura che sia una buona idea", aveva detto Venessa, iniziando lentamente ad arrossire.
"Oh, andiamo", aveva replicato Tasha. "Un giorno mi ringrazierai per questo!"
Beh, cosa aveva da perdere? Le prime volte che si erano esibite in pubblico, i passanti le guardavano un po' disorientati. Con il trascorrere del tempo, quegli stessi passanti iniziarono però a osservarle con più attenzione e un sabato si erano raccolti in una piccola folla. Le esibizioni aiutavano a pagare l'affitto, ma Venessa non veniva ancora chiamata per alcuna audizione. Ma le due non desistettero e Venessa iniziò a esibirsi anche per conto proprio.
Poi un giorno – finalmente – il telefono squillò.
"Signorina Jeong, abbiamo raccolto dei pareri molto positivi su di lei e saremmo lieti di rappresentarla", disse la voce all'altro capo della linea.
Venessa era sul punto di strillare dall'euforia quando accettò l'offerta di una delle agenzie più prestigiose di Del Sol Valley. Cancellò "TROVA UN'AGENZIA DI SPETTACOLO" dall'elenco. Era. Proprio. Lei. La grande occasione!
Beh, qualcosa del genere.
Dopo quella chiamata, l'agenzia le procurò un paio di audizioni a bassa retribuzione. Già, doveva fare la gavetta. Ma non le importava: era sul set, truccata e pettinata, si conquistava le simpatie del regista e pian piano realizzava il proprio sogno.
Dopo qualche settimana di ingaggi non proprio entusiasmanti, a casa di Venessa fu recapitata una chitarra. Il biglietto di accompagnamento diceva: "Impara qualche bella canzone e ti verranno proposte altre audizioni".
Sapeva che avrebbe dovuto fare un salto di qualità in vista della prossima audizione. L'agenzia contava su di lei.
Drrriiin! Drrriiin!
"Venessa, sono io", disse Tasha. "Ho saputo che stasera ci sarà una festa strepitosa. Alcuni di noi ci vanno. Devi venire anche tu!"
"Non lo so", replicò Venessa. "Mi è appena arrivata una chitarra e devo esercitarmi e..."
"E dai! Hai bisogno di staccare. Non fai altro che esercitarti. Concediti una serata libera, per una volta!"
Tasha aveva ragione. Venessa non riusciva a ricordare l'ultima volta che era stata a una festa.
"Arrivo", disse, mettendo da parte l'elenco.
____
Venessa diede uno sguardo al cellulare: tre chiamate perse e nove messaggi, nessuno dei quali era dell'agenzia. Erano trascorsi due giorni e ancora non sapeva come fosse andata l'audizione di Fare Muusica.
Le ore passavano. Ancora nulla.
Quando finalmente la chiamarono, Venessa sapeva già di non aver avuto la parte. Le parole "SUPERA UN'AUDIZIONE IMPORTANTE" sull'elenco le sembrarono più grandi che mai.
Din don!
Uh, il campanello. L'unica cosa che Venessa voleva fare era stare in pigiama e raggomitolarsi.
"Coraggio, Venessa, apri la porta! Sappiamo che ci sei!"
Naturalmente. Tasha.
Venessa spalancò la porta e si ritrovò davanti a un nutrito gruppo dei suoi nuovi amici, tutti in pigiama.
"Siamo venuti a tirarti su il morale e non riuscirai a impedircelo!"
Entrarono tutti con popcorn, dolci e coperte al seguito, e si sistemarono davanti al televisore.
Venessa non poté fare a meno di sorridere. La fama poteva essere ancora lontana, ma sapeva di aver trovato una casa.